PTFE + Bronzo 60%
Generali:
Il politetrafluoroetilene (PTFE) è il polimero del tetrafluoroetene.
Normalmente è più conosciuto attraverso le sue denominazioni commerciali Teflon, in cui al polimero vengono aggiunti altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità applicative. È una materia plastica liscia al tatto e resistente alle alte temperature (fino a 200 °C e oltre), usata nell’industria per ricoprire superfici sottoposte ad alte temperature alle quali si richiede una “antiaderenza” e una buona inerzia chimica.
La carica in bronzo aumenta considerevolmente la conducibilità termica, migliora la resistenza all’usura e la defermazioni sotto carico permanente. Trova applicazione nel settore meccanico, idraulico. La resina così costituita ha una resistenza chimica inferiore rispetto al PTFE vergine.
Caratteristiche tecniche:
- Inerte nei confronti di praticamente tutti i reagenti chimici noti.
- Il PTFE è insolubile in qualsiasi solvente a temperature fino a 300°C. Solo a temperature prossime al punto di fusione cristallino alcuni olii altamente fluorurati possono rigonfiarlo e scioglierlo.
- Ottima resistenza sia alle basse che alle alte temperature, fino a 230° C.
- Ottima resistenza agli agenti atmoesferici nonché ai raggi U.V.
- Buona conducibilità termica ed eletterica sup. al PTFE vergine
- Non è infiammabile ed è stabile per tempi indeterminatamente lunghi fino a 260°C.
- Maggiore resistenza allo scorrimento sotto carico rispetto al PTFE vergine
- Il coefficiente di attrito è più basso del PTFE vergine, si può considerate un lubrificante alla stato solido e un antiadesivo
- Ottima resistenza all’usura
Difetti:
- Scarse resistenze meccaniche in genere.
- Materiale anisotropico con limitate caratteristiche di stabilità alla lavorazione.
- Materiale poco resistente alle radiazioni, che ne degradano i legami molecolari.
- La permeabilità ai gas dipende dalle tecniche di lavorazione, dalla qualità delle materie prime oltre che da spessore e pressione.
- Resistenza agli agenti chimici inferiore rispetto al PTFE.
Applicazioni:
- meccaniche: il basso coefficiente di attrito lo rende utilizzabile per cuscinetti a patto che sopportino un basso carico migliorata nella versione con carica bronzo
- chimiche: Le applicazioni in campo chimico sono ridotte a causa della presenza della carica metallica.
- alimentare: non alimentare nella versione caricata bronzo
- elettriche: ottime caratteristiche dielettriche, autoestinguenza e stabilità alle intemperie lo fanno utilizzare sempre più in questo settore
Per le caratteristiche tecniche vedi file
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