PTFE + Carbografite 25%
Generali:
Il politetrafluoroetilene (PTFE) è il polimero del tetrafluoroetene.
Normalmente è più conosciuto attraverso le sue denominazioni commerciali Teflon, in cui al polimero vengono aggiunti altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità applicative. È una materia plastica liscia al tatto e resistente alle alte temperature (fino a 200 °C e oltre), usata nell’industria per ricoprire superfici sottoposte ad alte temperature alle quali si richiede una “antiaderenza” e una buona inerzia chimica.
La carica, rispetto alla versione vergine, migliora notevolmente le caratteristiche di usura e di deformazione sotto carico permanente, aumenta la conducibilità termica e lascia praticamente inalterate le caratteristiche di resistenza chimica, eccetto in ambienti altamente ossidanti. Migliora le caratteristiche elettriche.
La carica di carbone è compresa tra i 10 e 35 % unita apiccole percentuali di grafite.
Caratteristiche tecniche:
- Bassissimo coefficiente di attrito: è praticamente un lubrificante allo stato solido ed è antiadesivo.
- Eccellenti resistenze chimiche nei confornti di quasi tutti gli aggressivi, ad eccezione dei forti ossidanti
- Ottima resistenza sia alle basse che alle alte temperature, fino a 260° C.
- Ottima resistenza agli agenti atmosferici ai raggi U.V.
- Buona conducibilità termica
- Aumento della durezza rispetto al PTFE vergine
Difetti:
- Basse Resistenze meccaniche anche se migliorate rispetto al PTFE vergine.
- Materiale anisotropico con limitate caratteristiche di stabilità alla lavorazione.
- Materiale poco resistente alle radiazioni, che ne degradano i legami molecolari.
- La permeabilità ai gas dipende dalle tecniche di lavorazione, dalla qualità delle materie prime oltre che da spessore e pressione.
- Resistenza chimica ridotta in ambienti ossidanti.
- la carica rilascia polvere nera
Applicazioni:
- meccaniche: il basso coefficiente di attrito lo rende utilizzabile per cuscinetti a patto che sopportino un basso carico migliorata nella versione con carica carbografite. la carica lo rende autolubrificante
- chimiche: tipico dei polimeri fluoruri è l’elevatissima resistenza chimica agli acidi e alcali. è impiegato per componenti nell’industria petrolchimica e chimica
- alimentare: non alimentare nella versione caricata carbografite
- elettriche: ottime caratteristiche dielettriche, autoestinguenza e stabilità alle intemperie lo fanno utilizzare sempre più in questo settore
Per le caratteristiche tecniche vedi file
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