PTFE + Vetro 15%
Generali:
Il politetrafluoroetilene (PTFE) è il polimero del tetrafluoroetene.
Normalmente è più conosciuto attraverso le sue denominazioni commerciali Teflon, in cui al polimero vengono aggiunti altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità applicative. È una materia plastica liscia al tatto e resistente alle alte temperature (fino a 200 °C e oltre), usata nell’industria per ricoprire superfici sottoposte ad alte temperature alle quali si richiede una “antiaderenza” e una buona inerzia chimica.
La carica con fibre vetro migliora le caratteristiche di usura e, in misura minore, quelle di deformazione sotto carico permanente. Il vetro possiede scarsa resistenza agli alcali e può essere attaccato dall’acido fluoridrico. Aumenta leggermente il coefficiente d’attrito.
Il valore di carica va dal 5 al 40 %
Caratteristiche tecniche:
- Ottima resistenza sia alle basse che alle alte temperature, fino a 260° C.
- Ottima resistenza agli agenti atmoesferici nonché ai raggi U.V.
- Buon potere isolamento termico
- Basso coefficiente di attrito.
- Migliori proprietà meccaniche rispetto al PTFE.
- Eccellenti resistenze chimiche nei confornti di quasi tutti gli aggressivi, ad eccezione degli alcali forti.
- Ampia deformabilità sotto peso, il che lo rende utile per guarnizioni; esse sono realizzabili anche con mescole modificate aventi risposte elastiche calibrate.
- Elevate qualità dielettriche, praticamente indipendenti dalla temperatura.
- Idoneo al contatto alimentare secondo la normatica FDA ( da richiedere sempre prima di ogni richiesta/ordine)
Difetti:
- la carica vetro lo rende più fragide del vergine compromettendo la resistenza agli urti
- Materiale anisotropico con limitate caratteristiche di stabilità alla lavorazione.
- Materiale poco resistente alle radiazioni, che ne degradano i legami molecolari.
- La permeabilità ai gas dipende dalle tecniche di lavorazione, dalla qualità delle materie prime oltre che da spessore e pressione.
- Sarsa resistenza agli alcalini
- bassa resistenza all’usura
Applicazioni:
- Meccaniche: Il basso coefficiente di attrito lo rende utilizzabile per applicazioni a bassissimo carico.
- Chimiche: Impiegato per componenti nell’industria petrolchimica e chimica grazie all’elevata inerzia chimica.
- Alimentari: Il materiale risulta compatibile con il contatto alimentare ed è quindi possibile utilizzarlo in questo ambito.
- Elettriche: Ottime caratteristiche dielettriche, autoestinguenza e stabilità alle intemperie lo fanno utilizzare sempre più in questo settore.
Per le caratteristiche tecniche vedi file
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